Fallco

FALLCO 5X5: L'AZIENDA SI RACCONTA

Intervista a Stefano Boggian

Responsabile servizi informatici
Fallco 5x5: Intervista a Stefano Boggian

Domande, risposte e spunti di riflessione nel 25° anniversario di FALLCO

Fallco guida la digitalizzazione delle procedure esecutive e concorsuali proponendo un’ampia offerta di software per i professionisti dell’area giuridica.

Nel terzo appuntamento con la rubrica 5×5 Stefano Boggianresponsabile dei servizi informatici, evidenzia opportunità e sfide dello sviluppo all’interno di un team dinamico.

Da un applicativo client-server al web: è stata questa la prima spinta decisiva per l’evoluzione di FALLCO?

Si è trattato senza dubbio di un passaggio fondamentale, frutto di una visione lungimirante da parte dell’amministratore unico, Vasco Ciresola, e di una capacità di analisi approfondita del settore informatico. Nel 2006 siamo partiti dall’implementazione di una singola funzionalità con uno scopo ben preciso: mettere in contatto i molteplici attori coinvolti nelle fasi della procedura fallimentare, dal Giudice al Comitato dei Creditori, passando per il Curatore. La buona riuscita di questo primo esperimento ci ha fatto capire che la tecnologia web ci avrebbe permesso di sviluppare non solo un gestionale completo, ma anche funzionalità altrimenti impossibili.

L’avanguardia che contraddistingue i software FALLCO passa anche dall’adozione di tecnologie innovative e molteplici linguaggi. Che direzione ha intrapreso lo sviluppo in tal senso?

La qualità del software è frutto di una collaborazione continua e proficua tra tutti i reparti dell’azienda, non solo quello di sviluppo. L’ascolto dei feedback dei clienti e dei colleghi ci permette di concentrare gli sforzi su funzionalità che possono fare la differenza per l’utente finale.

Con le tecnologie che abbiamo scelto ed adottato negli anni siamo sempre riusciti a produrre il software che avevamo in mente, e questo a mio parere è di fondamentale importanza. La tecnologia deve facilitare il lavoro, non essere d’intralcio.

Quale postura mantenere, in fase di progettazione e manutenzione del software, verso il cosiddetto “debito tecnologico”?

Il debito tecnico o tecnologico è un problema che ogni team di sviluppo deve fronteggiare, soprattutto quando il software prodotto è in funzione da diversi anni. Credo che per affrontarlo efficacemente siano importanti due fattori: il primo è meno tecnico e riguarda più l’atteggiamento. È indispensabile non accettarlo come una cosa inevitabile; va riconosciuto come un problema e trattato in quanto tale.

Il secondo è un approccio quasi quotidiano “a piccoli step” ma continui e tempestivi. Quanto più ci si attarda ad aggiornare una tecnologia o una dipendenza, tanto più complesso diventa.

Come si immagina il progresso degli applicativi in un orizzonte tecnologico in costante cambiamento?

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un grande fermento tecnologico. Alcune tecnologie si sono rivelate delle bolle di marketing, mentre altre stanno dimostrando tutto il loro potenziale, come OpenAI ed il loro impressionante lavoro con i modelli di intelligenza artificiale generativa.

Le energie di sviluppo di Fallco saranno dedicate al continuo miglioramento del prodotto in termini di funzioni, velocità, sicurezza e semplicità d’uso ed integreremo tutte le tecnologie che ci permetteranno di fare passi avanti in tal senso. Siamo contenti di quanto fatto finora ma abbiamo sempre la voglia di migliorarci per poter offrire al cliente il miglior software possibile.

L’interscambio tra gruppi di lavoro eterogenei e dotati di grande professionalità è una sfida e allo stesso tempo uno stimolo costante. Cosa rende il percorso davvero formativo per tutto il team?

A proposito, credo che la miglior risposta possibile la offra QuickShare, il progetto di condivisione delle competenze che abbiamo avviato da qualche mese in Zucchetti Software Giuridico. Nato come appuntamento settimanale, è un’interessante occasione di confronto fra tanti colleghi impegnati su vari progetti nelle nostre sedi in tutta Italia. Si propone di mettere in contatto persone con conoscenze e ruoli diversi, sfruttando l’effetto positivo della contaminazione. Il fatto che tutti possano partecipare agli incontri fa sì che lo spunto utile possa sorgere anche dall’ascolto di argomenti non di diretta competenza o comunque non tangibili nel quotidiano di ciascuno. Il circolo virtuoso che ne scaturisce rappresenta un innegabile valore aggiunto.


L’azione coordinata che muove il gruppo di lavoro mette al centro le competenze delle persone che in 25 anni di attività hanno contribuito al successo dei software FALLCO. Nel prossimo appuntamento con la rubrica 5×5, intervista a Matteo Bassi, responsabile del servizio commerciale.